VINI

CANTINE DEL NEBBIOLO

IL CUORE DEL ROERO

Azienda radicata nel comprensorio vitivinicolo di Langa e Roero, vinifica ed affina esclusivamente varietà autoctone a bacca bianca e rossa, per esaltare al meglio le peculiarità del territorio in cui nascono. I principi di un’agricoltura sostenibile, più sana ed attenta, stimolano l’azienda ad entrare in armonia con la natura, con la consapevolezza che sono loro i principali attori del “miracolo vino”.
Con un occhio a chi è più attento ai tempi di madre natura, si vinificano piccole quantità di uva prodotta in regime di agricoltura biologica, valorizzando al meglio lo sforzo del viticoltore.

CANTINE DEL NEBBIOLO

IL CUORE DEL ROERO

Azienda radicata nel comprensorio vitivinicolo di Langa e Roero, vinifica ed affina esclusivamente varietà autoctone a bacca bianca e rossa, per esaltare al meglio le peculiarità del territorio in cui nascono. I principi di un’agricoltura sostenibile, più sana ed attenta, stimolano l’azienda ad entrare in armonia con la natura, con la consapevolezza che sono loro i principali attori del “miracolo vino”.
Con un occhio a chi è più attento ai tempi di madre natura, si vinificano piccole quantità di uva prodotta in regime di agricoltura biologica, valorizzando al meglio lo sforzo del viticoltore.

IL FALCHETTO

VITICOLTORI IN SANTO STEFANO BELBO

Famiglia di agricoltori dediti alla vite e al vino da quattro generazioni, Pietro Forno inizia a produrre le prime bottiglie di Moscato già nel 1940. Alla coltivazione dei vigneti viene dedicata grande attenzione in ogni fase della lavorazione, iniziando dalla potatura invernale fino alla sfoltitura dei grappoli estiva, tecnica manuale volta ad ottenere il controllo della quantità e qualità di uva prodotta per ogni singola pianta. I grappoli rimasti raggiungono così una maturazione uniforme e risultano molto più ricchi di aromi e colore.
La vendemmia viene effettuata manualmente in tutti i vigneti. La filosofia della “Tenuta Il Falchetto” è quella di produrre solo vini di elevata qualità e di garantire ai clienti di trovare in ogni bottiglia la massima espressione di quel vino prodotto da quel singolo vigneto.

IL FALCHETTO

VITICOLTORI IN SANTO STEFANO BELBO

Famiglia di agricoltori dediti alla vite e al vino da quattro generazioni, Pietro Forno inizia a produrre le prime bottiglie di Moscato già nel 1940. Alla coltivazione dei vigneti viene dedicata grande attenzione in ogni fase della lavorazione, iniziando dalla potatura invernale fino alla sfoltitura dei grappoli estiva, tecnica manuale volta ad ottenere il controllo della quantità e qualità di uva prodotta per ogni singola pianta. I grappoli rimasti raggiungono così una maturazione uniforme e risultano molto più ricchi di aromi e colore.
La vendemmia viene effettuata manualmente in tutti i vigneti. La filosofia della “Tenuta Il Falchetto” è quella di produrre solo vini di elevata qualità e di garantire ai clienti di trovare in ogni bottiglia la massima espressione di quel vino prodotto da quel singolo vigneto.

GIOL

PUREZZA SENZA COMPROMESSI

Il vino dovrebbe essere un alimento: pura spremuta d’uva biologica fatta fermentare nel modo più povero possibile. Le papille olfattive e quelle gustative raccolgono i segnali che il vino comunica ai nostri sensi e sono in grado di recepire il pericolo di sostanze artificiali quando vi entrano in contatto: si proteggono, si chiudono e non possono dunque più svolgere la loro naturale funzione.
Un vino puro come il vino Giol, non appesantito dalle moltissime “scorciatoie” enologiche non colpisce le papille, non le offende ma le avvicina e le asseconda; la ricompensa per questa naturale empatia è tanto banale quanto evidente, soprattutto nel palato: vini piacevoli da bere, equilibrati, armonici e bilanciati.

GIOL

PUREZZA SENZA COMPROMESSI

Il vino dovrebbe essere un alimento: pura spremuta d’uva biologica fatta fermentare nel modo più povero possibile. Le papille olfattive e quelle gustative raccolgono i segnali che il vino comunica ai nostri sensi e sono in grado di recepire il pericolo di sostanze artificiali quando vi entrano in contatto: si proteggono, si chiudono e non possono dunque più svolgere la loro naturale funzione.
Un vino puro come il vino Giol, non appesantito dalle moltissime “scorciatoie” enologiche non colpisce le papille, non le offende ma le avvicina e le asseconda; la ricompensa per questa naturale empatia è tanto banale quanto evidente, soprattutto nel palato: vini piacevoli da bere, equilibrati, armonici e bilanciati.

CASTEL SALLEG

TRADIZIONE, VINO E TERRA: UN LEGAME STORICO

Castel Sallegg è un’azienda vitivinicola a conduzione familiare di Caldaro (Alto Adige). Un’azienda di produttori vinicoli mpegnati a concretizzare la loro passione a vantaggio della cultura enologica altoatesina, con l’obiettivo di avvicinare i loro vini agli intenditori d’Italia e di tutto il mondo. Da marzo a novembre si occupano, con dedizione, della loro vigna a Caldaro: la vendemmia è l’ultimo atto di un processo che si protrae per tutto l’arco dell’anno. Solo curando scrupolosamente la vigna si ottengono i risultati migliori.

CASTEL SALLEG

TRADIZIONE, VINO E TERRA: UN LEGAME STORICO

Castel Sallegg è un’azienda vitivinicola a conduzione familiare di Caldaro (Alto Adige). Un’azienda di produttori vinicoli mpegnati a concretizzare la loro passione a vantaggio della cultura enologica altoatesina, con l’obiettivo di avvicinare i loro vini agli intenditori d’Italia e di tutto il mondo. Da marzo a novembre si occupano, con dedizione, della loro vigna a Caldaro: la vendemmia è l’ultimo atto di un processo che si protrae per tutto l’arco dell’anno. Solo curando scrupolosamente la vigna si ottengono i risultati migliori.

CANTINE CAGGIANO

I GRANDI VINI IRPINI

È una delle cantine più belle e spettacolari della Campania: si passeggia stupiti tra decine di migliaia di bottiglie a riposo in nicchie ricavate tra le pareti di pietra.
E poi, ovunque, barriques dove affinano i grandi vini di Taurasi: il Macchia dei Goti, il Salae Domini e il Taurì. Nel 1990 si dà il via alla costruzione delle cantine nate da un’idea di Antonio Caggiano, non solo per ritrovare profumi e sapori svaniti nella realtà del vino di Taurasi, ma anche per creare un piccolo museo della cultura contadina.
Edificate secondo moderni criteri tecnici e antico gusto estetico tra pareti di grandi massi di pietra, archi e soffitti a volta.

CANTINE CAGGIANO

I GRANDI VINI IRPINI

È una delle cantine più belle e spettacolari della Campania: si passeggia stupiti tra decine di migliaia di bottiglie a riposo in nicchie ricavate tra le pareti di pietra.
E poi, ovunque, barriques dove affinano i grandi vini di Taurasi: il Macchia dei Goti, il Salae Domini e il Taurì. Nel 1990 si dà il via alla costruzione delle cantine nate da un’idea di Antonio Caggiano, non solo per ritrovare profumi e sapori svaniti nella realtà del vino di Taurasi, ma anche per creare un piccolo museo della cultura contadina.
Edificate secondo moderni criteri tecnici e antico gusto estetico tra pareti di grandi massi di pietra, archi e soffitti a volta.

MENHIR SALENTO

UNA FAMIGLIA NUMEROSA, SEMPRE IN VIAGGIO

L’azienda rispetta l’autenticità dei vitigni autoctoni, i loro cicli di crescita e di produzione.
Dai loro vini nascono elisir che richiamano la fragranza della nostra macchia mediterranea e intriganti note d’Oriente.
Dalla coltivazione alla vinificazione mettono insieme coscienza di ieri e intuizioni di domani.Ne derivano tanti vini tutti diversi, ma singolarmente intensi.

MENHIR SALENTO

UNA FAMIGLIA NUMEROSA, SEMPRE IN VIAGGIO

L’azienda rispetta l’autenticità dei vitigni autoctoni, i loro cicli di crescita e di produzione.
Dai loro vini nascono elisir che richiamano la fragranza della nostra macchia mediterranea e intriganti note d’Oriente.
Dalla coltivazione alla vinificazione mettono insieme coscienza di ieri e intuizioni di domani.Ne derivano tanti vini tutti diversi, ma singolarmente intensi.

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